10 lire Democratica (arancio)

Il francobollo arancio da 10 lire della serie Democratica fu emesso il 20 ottobre 1947 e restò valido fino al 31 dicembre 1952, per un totale di 5 anni e 2 mesi. L’emissione di questo valore fu decisa in seguito alla scoperta di una falsificazione del precedente valore da 10 lire grigio: per evitare ogni similarità col valore falsificato per il nuovo 10 lire si scelse quindi sia un diverso colore sia una diversa vignetta (dal martello che spezza le catene si passò al gruppo familiare con la bilancia).


USI PER L’INTERNO TRA 1° AGOSTO 1947 e 10 AGOSTO 1948

Tra il 1° agosto 1947 ed il 10 agosto 1948 la tariffa per affrancare una lettera primo porto era di 10 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Roma il 26 giugno 1948 per L’Aquila, dove giunse il giorno successivo:

Nella pagina qui linkata si riportano esempi di lettere primo porto per l’interno affrancate con il 10 lire Democratica arancio in cui il francobollo è stato annullato con una targhetta.

L’esemplare sotto riportato fu spedito dall’ufficio postale presso l’albergo Principe e Savoia di Milano il 31 dicembre 1947 per Castelfranco Veneto, dove giunse il 3 gennaio successivo.

L’esemplare sotto riportato fu spedito dall’ufficio postale interno alla Camera dei Deputati il 30 gennaio 1948 per Napoli, dove giunse il giorno successivo.

L’esemplare sotto riportato ebbe il francobollo annullato dal natante Olbia Civitavecchia il 18 maggio 1948. Diretto a Napoli, fu datato in arrivo con un bollo a targhetta.

L’esemplare sotto riportato fu spedito da Caldogno il 15 maggio 1948 per Sandrigo, dove giunse il 17 maggio successivo. L’oggetto viaggiò con tassa a carico del destinatario e in questo caso il francobollo da 10 lire fu usato come segnatasse a destinazione.

Quando la tariffa per la lettera era di 10 lire, i porti successivo si affrancavano con ulteriori 10 lire per ogni 15 grammi in più: la lettera terzo porto si affrancava quindi con 30 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Venezia il 20 aprile 1948 per Napoli.

Secondo la stessa logica, la lettera quarto porto si affrancava quindi con 40 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Civitavecchia il 16 maggio 1948 per Napoli, dove giunse il giorno successivo.


Tra il 1° agosto 1947 ed il 10 agosto 1948 la soprattassa per la raccomandazione delle corrispondenze chiuse ammontava a 20 lire: la lettera primo porto raccomandata si affrancava quindi con 30 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Chieti il 16 marzo 1948 per Francavilla a Mare, dove giunse il giorno successivo.

La lettera secondo porto raccomandata si affrancava con 10 x 2 + 20 = 40 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Ascoli Piceno il 3 gennaio 1948 per la città.

Nello stesso periodo la soprattassa per la raccomandazione delle corrispondenze aperte ammontava a 10 lire: la lettera primo porto raccomandata aperta si affrancava quindi con 20 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Chieti il 18 marzo 1946 per Roio del Sangro.


Tra il 1° agosto 1947 ed il 10 agosto 1948 la soprattassa per il recapito espresso ammontava a 25 lire: la lettera sesto porto espresso si affrancava quindi con 85 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Venezia il 24 aprile 1948 per Napoli, dove giunse il 26 aprile successivo.


Tra il 1° agosto 1947 ed il 10 agosto 1948 la tariffa per affrancare un avviso di ricevimento era di 10 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Merano il 30 gennaio 1948 in accompagnamento ad una raccomandata diretta a San Leonardo in Passiria, dove giunse il successivo 2 febbraio.

USI PER L’INTERNO TRA 11 AGOSTO 1948 E 9 APRILE 1949

Tra l’11 agosto 1948 ed il 9 aprile 1949 il diritto postale per il recapito autorizzato ammontava a 10 lire. L’esemplare sotto riportato viaggiò a Merano il 13 dicembre 1948 (data all’interno).


Tra l’11 agosto 1948 ed il 9 aprile 1949 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’interno era di 15 lire; nello stesso periodo, i porti successivi al primo si affrancavano con ulteriori 15 lire per ogni 15 grammi in più: la lettera quarto porto si affrancava con 15 x 4 = 60 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Varzo il 3 dicembre 1948 per Feltre.

Tra l’11 agosto 1948 ed il 31 luglio 1951 la soprattassa per la raccomandazione di una corrispondenza chiusa ammontava a 35 lire: vi fu quindi un periodo in cui la lettera primo porto raccomandata si affrancava con 50 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Napoli Ottocalli il 6 gennaio 1949 per la città e fu bollato sul retro il giorno successivo (distribuzione) e due giorni dopo (corrispondenze).
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USI PER L’INTERNO TRA 10 APRILE 1949 E 31 LUGLIO 1951

Tra il 10 aprile 1949 ed il 31 luglio 1951 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’interno era di 20 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Domodossola il 15 marzo 1951 per Milano.

Nella sottopagina qui linkata si riportano esempi di lettere primo porto per l’interno affrancate con una coppia del 10 lire Democratica arancio in cui il francobollo è stato annullato con una targhetta.

L’esemplare sotto riportato fu spedito da Felonica (annullo frazionario) il 6 giugno 1950 per Vicenza.

Ultima data d’uso nota del frazionario di Felonica.

Il biglietto da visita sotto riportato, spedito da Rovezzano il 4 novembre 1949 per S. Agata di Scarperia (bollo di arrivo in data 7 novembre), fu spedito in busta chiusa: decadde così il diritto alla tariffa agevolata, che all’epoca era di 6 lire. Il francobollo da 10 lire con cui era affrancato non fu quindi sufficiente: la tariffa per la lettera primo porto era di 20 lire, quindi vi era un difetto di 10 lire. I due segnatasse da 10 lire apposti a destinazione e annullati l’8 novembre, rappresentano il doppio della tariffa mancante. Si noti il datario errato in partenza, con indicazione 4 novembre 1940.
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Nello stesso periodo, le corrispondenze tra sindaci godevano della tariffa agevolata pari alla metà della tariffa ordinaria: l’esemplare sotto riportato fu spedito da Olivetta San Michele il 31 marzo 1950 per Brescia, dove giunse il giorno successivo.

L’esemplare sotto riportato fu spedito da Giffoni Valle Piana (annullo frazionario) il 10 maggio 1950 per Fisciano, dove giunse il giorno successivo (con bollatura di frazionario anche in arrivo).

Quando la lettera primo porto si affrancava con 20 lire, i porti successivi si affrancavano con ulteriori 20 lire ogni 15 grammi in più: la lettera secondo porto si affrancava quindi con 40 lire. L’esemplare sotto riportato, diretto a Vicenza, ebbe i francobolli annullati dall’ambulante Torino Milano il 12 maggio 1950 e giunse a destinazione il giorno successivo. Nonostante la dicitura FATTURA COMMERCIALE, l’oggetto viaggiò chiuso e quindi fu correttamente affrancato con la tariffa lettera; inoltre, pesando più di 15 grammi, vi erano più fogli nella busta e questo non sarebbe stato compatibile con le regole per inviare la fattura commerciale in busta aperta, che per godere della tariffa agevolata doveva essere composta da un solo foglio.


Tra l’11 agosto 1948 ed il 31 luglio 1951 la soprattassa per la raccomandazione aperta ammontava a 20 lire: vi fu quindi un periodo in cui la lettera primo porto raccomandata aperta si affrancava con 40 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Valdobbiadene il 28 aprile 1949 per Alano di Piave, dove giunse il giorno successivo.

A partire dal 1° gennaio 1950 le corrispondenze registrate furono gravate anche da un diritto di ricevuta pari a 10 lire e quindi tra il 1° gennaio 1950 ed il 31 luglio 1951 la lettera primo porto raccomandata aperta si affrancava con 50 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Atessa il 31 maggio 1950 per Montazzoli, dove giunse il giorno successivo.

Nonostante la dicitura Manoscritti Raccomandati l’oggetto viaggiò con la più conveniente tariffa per la lettera raccomandata aperta.


Tra il 10 aprile 1949 ed il 31 agosto 1959, la tariffa per affrancare un avviso di ricevimento era di 20 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Verona il 13 dicembre 1950 in accompagnamento ad una raccomandata per la città.

USI PER L’INTERNO IN COMBINAZIONE CON ALTRI VALORI

Tra il 1° agosto 1947 ed il 10 agosto 1948 la tariffa per affrancare una cartolina era di 8 lire, mentre la soprattassa per la raccomandazione di una corrispondenza aperta ammontava a 10 lire. La cartolina raccomandata, pertanto si affrancava con 18 lire: l’esemplare sotto riportato fu spedito da Porto San Giorgio il 21 febbraio 1948 per Bisenti, dove giunse il 23 febbraio successivo e fu datato con il bollo frazionario.


Tra il 1° agosto 1947 ed il 10 agosto 1948 la tariffa per affrancare i manoscritti era di 12 lire: i manoscritti raccomandati si affrancavano pertanto con 22 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Cles il 16 febbraio 1948 per Malè, fu lavorato dall’ambulante Trento Malè e giunse a destinazione il giorno successivo.


Tra l’11 agosto 1948 ed il 9 aprile 1949 la tariffa per affrancare un avviso di ricevimento era di 15 lire. Nell’esemplare sotto riportato, spedito da Mariano Comense il 30 dicembre 1948 per Trissino (arrivo a Trissino il 5 gennaio 1949, restituzione a Mariano Comense il 7 gennaio) l’affrancatura fu però di sole 10 lire ma il documento completò comunque il suo percorso regolarmente nonostante il difetto di 5 lire, come testimoniato dai datari. E’ possibile che la differenza di affrancatura fosse stata apposta sull’oggetto raccomandato, come talvolta accadeva ed era tollerato. L’avviso presentato oltre (Milano, 1° settembre 1948 firmato dal destinatario il giorno successivo), al contrario, fu correttamente affrancato con 15 lire.
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Tra il 10 aprile 1949 ed il 31 luglio 1951 la tariffa per affrancare i manoscritti era di 25 lire mentre tra l’11 agosto 1948 ed il 31 luglio 1951 la soprattassa per la raccomandazione di corrispondenze aperte ammontava a 20 lire: vi fu quindi un periodo in cui i manoscritti raccomandati si affrancavano con 45 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Cles il 30 aprile 1949 per Malé; l’oggetto fu lavorato dall’ambulante Malè Trento il giorno della spedizione e nello stesso giorno giunse a Trento. Dopo la festività del primo maggio, il 2 maggio fu lavorato dall’ambulante Trento Malè e fu recapitato a destinazione: si noti quindi la presenza dei bolli della corsa pari e dispari dell’ambulante sulla stessa linea.


Tra il 9 aprile 1949 ed il 31 luglio 1951 i porti successivi al primo si affrancavano con ulteriori 20 lire, mentre tra l’11 agosto 1948 ed il 31 luglio 1951 la soprattassa per la raccomandazione ammontava a 35 lire. La lettera secondo porto raccomandata si affrancava quindi con 75 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Sambiase Catanzaro (annullo con frazionario) l’8 agosto 1949 per Nicastro, dove giunse il giorno successivo.

Ultima data d’uso nota del frazionario di Sambiase Catanzaro


Tra il 9 aprile 1949 ed il 31 luglio 1951 la tariffa per affrancare una cartolina era pari a 15 lire. L’esemplare sotto riportato, con il lembo ripiegato, fu spedito da Minerbe il 10 agosto 1950 per Chiavari.
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Tra il 10 aprile 1949 ed il 31 luglio 1951 la lettera primo porto si affrancava con 20 lire, mentre tra l’11 agosto 1948 ed il 31 luglio 1951 la soprattassa raccomandazione delle corrispondenze chiuse ammontava a 35 lire. Dal 1° gennaio 1950 per l’invio di una lettera primo porto raccomandata si dovevano aggiungere in affrancatura anche le 10 lire del diritto di ricevuta, per un totale di 65 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Potenza il 27 giugno 1950 per Altavilla Irpina, dove giunse il 30 giugno successivo. L’ufficio pubblico che spedì l’oggetto aveva la facoltà di effettuare invii a carico del destinatario: la lettera fu quindi affrancata a destinazione con 6 esemplari del 10 lire e 2 del 3 lire usati come segnatasse, poi lì annullati, per un totale di 66 lire (1 lira in eccesso).
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USI PER L’ESTERO

Tra il 1° settembre 1947 ed il 10 agosto 1948 una lettera primo porto per l’estero si affrancava con 30 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Pescara il 18 maggio 1948 per il Regno Unito.

Tra l’11 agosto 1948 ed il 31 dicembre 1949 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’estero era di 40 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Crevalcore (annullo frazionario) il 1° marzo 1949 per la Svizzera.

Tra il 1° gennaio 1950 ed il 31 agosto 1951 la tariffa per affrancare una cartolina entro cinque parole per l’estero era di 10 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Roma (annullo con targhetta) il 13 settembre 1950 per la Tunisia.

ALTRI USI

Si riporta un’ammenda di 10 lire inflitta il 1° ottobre 1948, sulla quale fu apposto ed annullato un esemplare del 10 lire Democratica arancio.

Nella sottopagina qui linkata è presente una serie di cartoline, affrancate con il 10 lire Democratica arancio, il 5 lire Italia al Lavoro o il 10 lire Italia al Lavoro e circolate in corso particolare con il giro delle targhette che sono state prodotte per il 35° Giro d’Italia che ha avuto luogo dal 17 maggio all’8 giugno 1952. La corsa è stata seguita da un Ufficio Postale Autoambulante che ha utilizzato in occasione di ogni tappa una targhetta diversa.