Il francobollo da 120 lire di Posta Aerea celebrativo della visita del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in Nordamerica fu emesso il 24 febbraio 1956 e rimase valido fino al 31 dicembre 1957, per un totale di un anno e 10 mesi. Il francobollo è uguale come soggetto al 50 lire Posta Aerea Democratica, stampato con un colore diverso e con una soprastampa che indica il nuovo valore ed il motivo della celebrazione.
Le Poste Italiane organizzarono un servizio filatelico affinché gli oggetti affrancati con questi francobolli potessero viaggiare con il volo presidenziale e fossero annullati con il bollo speciale approntato per l’occasione (una targhetta in uso a Roma). Affinché questo progetto si realizzasse, i francobolli furono messi in vendita il 24 febbraio negli uffici dei capoluoghi di provincia, con la richiesta di non annullarli localmente. Tutta la corrispondenza, infatti, doveva essere recapitata intonsa a Roma per la bollatura ufficiale, che sarebbe stata apposta il giorno del viaggio (26 febbraio). Il valore facciale del francobollo corrispondeva alla somma della lettera primo porto per l’estero (60 lire tra 1.9.1951 e 30.6.1960) e della soprattassa di Posta Aerea per gli Stati Uniti d’America (60 lire tra 23.9.1949 e 24.3.1975) e per il Canada (stesso importo, stesse date).
Questo ebbe due conseguenze:
– tutte le buste commemorative approntate per il volo presidenziale hanno il francobollo annullato con la targhetta apposta il giorno della partenza del Presidente, ovvero il 26 febbraio;
– nessuna delle buste commemorative viaggiate con l’aereo presidenziale è quindi una busta primo giorno, in quanto il francobollo era in vendita senza alcuna limitazione d’uso già dal 24 febbraio.
A questo proposito, occorre ricordare che alcuni anni più tardi la serie per il viaggio del presidente Gronchi in Sudamerica fu messa in “prevendita” senza validità per approntare le buste filateliche: il primo giorno di validità sarebbe poi coinciso con il giorno del viaggio. Di lì la caotica situazione generatasi al ritiro del Gronchi Rosa, non ancora valido postalmente.
Vi sono quindi solo alcune limitate possibilità di avere una vera e propria “busta primo giorno” con il francobollo in questione:
– un uso postale generico il il 24 febbraio, non destinato all’inoltro con il volo presidenziale, e quindi regolarmente annullato nell’ufficio di origine,
– un oggetto inoltrato con il volo presidenziale con un servizio accessorio come la raccomandazione, che imponeva l’apposizione del bollo datario nell’ufficio di origine; in questo caso era necessaria un’integrazione di affrancatura (65 lire per la raccomandazione per l’estero);
– un oggetto inoltrato con il volo presidenziale su cui fu apposto per errore anche il bollo dell’ufficio di partenza, in violazione delle istruzioni.
Gli oggetti affrancati con il 120 lire annullato nel breve periodo di due giorni in questione (il 24 o il 25 febbraio) non sono comuni.
Anche le buste primo giorno non viaggiate con il volo presidenziale e con il francobollo genericamente annullato dagli sportelli filatelici locali sono note con la data del 26 e non quella del 24.
L’esemplare sotto riportato è una lettera primo porto per l’estero via aerea per gli USA spedita da Livorno il 24 febbraio 1956. Il bollo datario di Livorno, che ha annullato il francobollo nel suo primo giorno d’uso, fu apposto in violazione alle norme preparate per l’approntamento delle corrispondenze viaggiate con l’aereo presidenziale. La targhetta speciale di Roma, a questo punto, è un bollo di transito.
L’oggetto non è stato approntato perché fosse ritornato al mittente: l’indirizzo è esistente e, stando alle informazioni immobiliari disponibili in rete, fino alla fine deli anni ’70 l’abitazione apparteneva alla famiglia Bianchi.
Un collezionista romano fece approntare una serie di buste speciali che furono spedite dalla Città del Vaticano. Per affrancare gli oggetti fu necessario applicare anche un francobollo da 25 lire della Città del Vaticano (Sassone n° 27, 25 lire della serie di Posta Aerea dedicata alle raffigurazioni artistiche dell’Arcangelo Gabriele) per assolvere la tariffa della lettera primo porto tra la Città del Vaticano e l’ufficio postale di Roma San Silvestro. Il francobollo da 25 lire fu annullato il giorno prima a Città del Vaticano; l’annullo vaticano non fu applicato ovviamente sul francobollo italiano, in quanto annullabile solo dall’Amministrazione Postale del Paese emittente. Una volta che l’oggetto giunse a Roma, il francobollo da 120 lire assolse invece la tariffa per la prosecuzione del viaggio come lettera via aerea per gli Stati Uniti ed il Canada. L’applicazione della targhetta italiana sul francobollo vaticano è puramente incidentale.
Tra il 1° settembre 1951 ed il 30 luglio 1960 la tariffa per affrancare una lettera per l’estero era di 60 lire mentre tra il 1° settembre 1951 ed il 30 settembre 1957 la soprattassa per la raccomandazione di una corrispondenza diretta all’estero ammontava a 65 lire. A partire dal 1° gennaio 1954, inoltre, le lettere destinate per i paesi europei non erano gravate da alcuna sovrattassa di Posta Aerea: vi fu quindi un periodo in cui la lettera primo porto raccomandata via aerea per l’Europa si affrancava con 125 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Trapani il 17 marzo 1956 per la Svizzera, dove giunse il 20 marzo successivo.
Tra il 23 settembre 1949 ed il 24 marzo 1975 la soprattassa per l’invio di 5 grammi di posta aerea in Venezuela era di 90 lire: vi fu quindi un periodo in cui la lettera primo porto estero tra 5 e 10 grammi via aerea per il Venezuela si affrancava con 60 + 90 + 90 = 240 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Milano il 26 novembre 1957 per Caracas, dove giunse il 2 dicembre successivo. L’oggetto arrivò a destinazione lacero e fu apposto un timbro lineare sul retro “INGRESO EN MAL ESTADO”.
Nota bibliografica: le informazioni sopra riportate in merito al giorno di emissione sono desunte da una discussione sul Forum Filatelia e Francobolli, in cui si è messo in evidenza come le buste speciali approntate per avere il francobollo durante il viaggio presidenziale non fossero in realtà delle buste primo giorno. La discussione si trova a questo link. A titolo di esempio, anche il sito ibolli.it, che riporta un esempio di busta primo giorno per il francobollo in questione, mostra un oggetto con l’annullo a targhetta del 26 febbraio. I regolamenti per l’approntamento delle buste da inoltrare con il volo presidenziale sono citati sulla rivista “Il Collezionista”, n° 4 dell aprile 1956.