CATALOGAZIONE GENERALE
Il catalogo su cui ho basato la classificazione cronologica e tipologica dei francobolli è il:
Catalogo Enciclopedico Italiano, Edizione 2008-2009, Ascat.
Ho anche consultato:
SASSONE, Catalogo completo dei francobolli d’Italia e Paesi Italiani, vol 1°, ed. 2002
SASSONE, Catalogo completo dei francobolli d’Italia e Paesi Italiani, vol 2°, ed. 1999
UNIFICATO 2001 Area Italiana, 27a edizione, C.I.F.
Il catalogo su cui ho basato la classificazione degli oggetti postali è il catalogo Unificato di Storia Postale, edizione 2011-2013, Terzo volume, Servizio Corrispondenze Repubblica Italiana. Una precedente edizione presenta contenuti completamente diversi, ed è complementare a quella sopra riportata: F. Filanci e E. Angellieri, “Unificato di Storia Postale 1995/96” Seconda Edizione, CIF.
Gli oggetti e le tariffe antecedenti la proclamazione della Repubblica (questo sito presenta anche oggetti viaggiati alcuni mesi prima della proclamazione) sono invece descritti nel precedente volume Unificato di Storia Postale, edizione 2010-2012, Secondo volume, Servizio Corrispondenze Regno d’Italia – R.S.I. – Luogotenenza – Occupazioni alleate di Napoli e Sicilia.
Nei primi anni della Repubblica erano ancora in vigore francobolli ed interi postali emessi in periodo di Regno, Luogotenenza o Repubblica Sociale Italiana. I riferimenti sono stati consultati in Catalogo Enciclopedico Italiano 1997/98 – Repubblica Sociale Italiana, Regno del Sud, Luogotenenza, Occupazioni Straniere, Emissioni Autonome, CLN – CEI, 1997.
OGGETTI POSTALI E TARIFFE
Le fonti per le tariffe elencate nella sezione Oggetti Postali sono le varie Gazzette Ufficiali, tutte consultate presso l’archivio storico disponibile online nel sito internet www.gazzettaufficiale.it. Per ogni Gazzetta Ufficiale citata è presente il link alla pagina del sito internet ufficiale (URL testati nell’agosto 2018) ed il link per scaricare il PDF. Tutti i link alle Gazzette Ufficiali si trovano in questa sottopagina. (Lista in corso di compilazione, per ora non completa)
Per motivi di praticità, al posto della consultazione delle Gazzette Ufficiali, sono state utilizzate le più chiare tabelle riportate dai già citati Catalogo Enciclopedico Italiano, Edizione 2008-2009 e Catalogo Unificato di Storia Postale; sono state inoltre utilizzate da altre fonti come: Bruno Crevato-Selvaggi (a cura di) “La Repubblica Italiana”, Poste Italiane 2003, capitolo “Le Poste – Ordinamento e Tariffe” e Carobene, Gabbini, Macrelli “AICPM 1974-2004 Storia dell’Associazione e tariffe postali italiane 1963 – 2000”, AICPM 2005.
In alcuni casi, per esempio la lettera per l’interno o la cartolina per l’interno, le fonti sopra citate non sono tutte allineate. Le ragioni della poca chiarezza delle tariffe tra il termine della lettera primo porto e l’introduzione del corriere si spiegano nei successivi rimandi (di cui uno all’ultimo minuto) dell’introduzione del servizio prioritario, citati nell’articolo di Giovanni Riggi di Numana “Storia dell’Avviamento del Servizio Postale Prioritario in Italia dal dicembre 1997 al febbraio 2000” pubblicato in “Sestri 2000 – esposizione nazionale filatelica di storia postale tradizionale e tematica”, Federazione Società Filateliche Italiane, 2000.
Nella pagina dedicata al Corriere Prioritario c’è una sottopagina dedicata ai precursori, corredata di esempi: le informazioni sui precursori sono desunte dal Catalogo Enciclopedico Italiano, Edizione 2008-2009. Altre informazioni, molto più complete, si trovano nel già citato articolo di Giovanni Riggi di Numana “Storia dell’Avviamento del Servizio Postale Prioritario in Italia dal dicembre 1997 al febbraio 2000”.
Nella pagina dedicata al 5 lire Avvento della Repubblica ed in quella dedicata agli atti giudiziari si cita una tariffa speciale per la raccomandazione dell’avviso di ricevimento che è menzionata solo dalla Gazzetta Ufficiale e sul Catalogo Unificato di Storia Postale 2011-2013.
Nella pagina dedicala alle cartoline dei pacchi C.A.R.E. si riportano informazioni descritte nel Catalogo Unificato di Storia Postale Primo volume – Servizi pacchi, denaro, telegrafo – Italia, Occupazioni e colonie – 2009-2011, edito da CIF. Gli oggetti sono descritti e quotati come un caso particolare del servizio pacchi, anche se si tratta a tutti gli effetti di cartoline.
Nella pagina dedicata al 20 lire Italia al Lavoro c’è una cartolina indirizzata nella zona B del Territorio Libero di Trieste. Il testo di Franco Filanci “Trieste – Tra alleati e pretendenti”, ed. Poste Italiane mostra come sin dalla fine del 1945 fosse possibile effettuare spedizioni per la Zona B con tariffa pari a quella per l’interno. Informazioni sul Territorio Libero di Trieste si possono trovare in questa pagina di Wikipedia.
Le agevolazioni per gli oggetti spediti ai militari di truppa (soldati, caporali, caporali maggiori ma non gradi superiori) sono spiegate nel Catalogo Unificato di Storia Postale 2011-2013, che riprende il Codice Postale del 1973 (Decreto Presidente della Repubblica n° 156 del 19 marzo 1973, consultato in questo URL nel marzo 2018) e che conferma come le regole fossero simili anche nelle precedenti versioni del Codice. Questo argomento è toccato nella pagina dedicata al 30 lire Siracusana, dove compare una lettera (giustamente a tariffa intera) diretta ad un sergente maggiore. Una spiegazione accessibile sui gradi militari in Italia si trova in questa pagina di wikipedia. Regole e date degli invii a tariffa ridotta sono anche citati nella pagina ad essi dedicata.
Per le tariffe di posta aerea per l’estero è possibile consultare i tariffari validi durante gli anni ’60 nel testo di Danilo Bogoni “Michelangelo – Un affresco postale”, Poste Italiane, 1995. Alcune informazioni sui servizi di posta aerea con l’estero dopo il termine della Seconda Guerra Mondiale si trova nell’articolo di Costantino Gironi “La riattivazione del servizio postale aereo con i paesi extra europei dopo la Seconda Guerra Mondiale” presente nel sito Il Postalista.
Le informazioni sulla validità dei francobolli per il recapito espresso, nonché le regole per affrancare (e tassare, se necessario) gli espressi sono riportate in Franco Filanci e Costantino Romiti “Espresso e anche un po’ urgente” Poste Italiane, senza anno.
Nella pagina dedicata alla cartolina per l’interno, in merito alla possibilità di inviare cartoline ripiegate, si cita il Catalogo Unificato di Storia Postale 2011-2013 che a sua volta cita il Codice Postale del 1936, consultabile in questo sito (URL consultato nel settembre 2017).
Nella sezione dedicata agli avvisi di ricevimento, nella pagina degli avvisi di ricevimento tra il 10 aprile 1949 ed il 31 agosto 1959, è presente un modello 23-A per il quale si fa riferimento al codice postale del 1908 (articoli 258, 259, 260 e 261) e si cita il sito Il Postalista che presenta sull’argomento una pagina curata da Franco Naricini. Al momento non ho riferimenti online dove poter indirizzare i lettori per consultare il codice postale del 1908.
Le informazioni sulla pagina delle ammende al personale sono desunte dall’articolo di Sergio Mendikovic “Ammende al Personale” apparso sulla pubblicazione dell’A.S.F. “L’Occhio di Arechi” n° 26 del giugno 2009 e riportato per gentile concessione nel sito internet “Il Postalista” nella pagina qui linkata.
Il Catalogo Enciclopedico Italiano non riporta le date del termine di validità dei biglietti postali: per queste informazioni ho fatto riferimento a Franco Filanci nel suo testo “Il Novellario – Enciclatalogo della Posta in Italia – Volume 5: la Prima Repubblica in Posta”, editore CIF Unificato, 2018.
La principale fonte di informazioni per l’Avviso di Ricevimento è la monografia di Emanuele Gabbini “L’Avviso di Ricevimento nella Repubblica Italiana”, pubblicata in proprio nel 1998; in seguito a questa pubblicazione, Gabbini ha montato l’omonima collezione presentata a GIFRA Ravenna 2004 e consultabile a questo link (URL visitato nel luglio 2018) nel sito dell’ISTITUTO DI STUDI STORICI POSTALI “Aldo Cecchi”. Negli avvisi di ricevimento si riconosce lo scudo con la Croce di Savoia contornato da fregi, che prende il nome di Stemma del Regno d’Italia (così denominato in questa pagina di Wikipedia che cita la deliberazione della Consulta Araldica) oppure il Simbolo della Repubblica, che prende il nome di Emblema della Repubblica Italiana (così definito in questa pagina ufficiale del Quirinale in cui viene descritto).
INFORMAZIONI SUI FRANCOBOLLI
Le informazioni generali sulla serie Democratica, più alcune informazioni specifiche dedicate alla validità del 10 lire Democratica ardesia sono desunte da F. Filanci, D. Bogoni “La serie della ricostruzione – Democratica”, Poste Italiane, seconda edizione del marzo 1995. Le considerazioni sullo smaltimento dei valori in centesimi della serie, talvolta citate nelle pagine dedicate ai singoli valori, si trovano nel testo di Franco Filanci “Il Novellario – Enciclatalogo della Posta in Italia – Volume 4: da una Repubblica all’altra”, edizioni CIF/Unificato 2016.
Per il valore da 25 centesimi, Franco Filanci scrive nel Novellario che la scadenza della validità è nel 1952, mentre i cataloghi CEI, Unificato e Sassone la situano alla fine del 1948 assieme ad altri valori di piccolo taglio in centesimi. In realtà le tariffe per cui erano stati emessi i tagli da 25 e 50 centesimi restarono in uso anche dopo il 1948, e si trovano testimonianze d’uso di quei valori.
Per il valore da 30 lire è stato possibile chiarire la data d’emissione soltanto consultando un articolo di Enzo Diena su Italia Filatelica n. 36, vol. VIII, gennaio 1948.
Nella pagina dedicata al 10 lire Siracusana ruota fluorescente le informazioni sono desunte da: F. Filanci, D. Bogoni, E. Angellieri, F. Luperi, A. Malvestio, M. Manelli “La Siracusana – La variante infinita”, Poste Italiane, 1995.
Nella pagina dedicata all’80 lire Leonardo Da Vinci si cita Diego e Gianni Carraro, “Catalogo delle Specializzazioni e delle varietà della Repubblica Italiana e Trieste”, edizioni Sassone, 2016 perché il Catalogo Enciclopedico Italiano è abbastanza evasivo sul riconoscimento delle tre tirature, mentre l’opera citata non menziona tre tirature ma distingue con chiarezza tre diverse dentellature.
Le regole per approntare le buste che avrebbero viaggiato con il volo presidenziale e avrebbero ricevuto lo speciale annullo a targhetta in occasione della visita di Giovanni Gronchi in USA e Canada, per il quale fu emesso un francobollo commemorativo di Posta Aerea, sono citate nella rivista “Il Collezionista“, n°4, aprile 1956
E’ stato consultato J.P. Mangin, “Guide Mondial des Timbres Erronés”, Yvert&Tellier, 1999. Nella pagina dedicata al 20 lire Salone dell’Automobile 1950 Mangin riconosce un’imprecisione effettivamente presente nel francobollo. Nella pagina dedicata al 25 lire educazione stradale 1957 si dimostra come Mangin abbia invece definito errato (così errato da metterlo in copertina del suo libro!) un francobollo in realtà corretto. Tanto per chiarire: i semafori nel 1957 potevano ancora avere la luce rossa in basso. Nello stesso testo è anche citato il 25 lire Traforo del Sempione, per il quale i contenuti errati sono abbastanza noti: sono infatti riportati da tutti i cataloghi dei francobolli italiani da me consultati.
Nella pagina dedicata al 25 lire trasporto della posta in elicottero si cita F. Filanci e E. Angellieri, “Unificato di Storia Postale 1995/96” Seconda Edizione, CIF perché è l’unico a mettere in evidenza un paio di imprecisioni sul contenuto del francobollo e sul testo della targhetta celebrativa del volo.
Nelle pagine dedicate ai francobolli della serie Michelangiolesca si cita Danilo Bogoni “Michelangelo – Un affresco postale”, Poste Italiane, 1995 in merito alla validità dei francobolli ed alla descrizione dei personaggi raffigurati in ogni valore.
Negli anni ’70 i cambiamenti tariffari certe volte furono più rapidi dell’approntamento dei francobolli ed alcune emissioni furono poste in vendita con valori facciali non più corrispondenti alle principali tariffe (40 lire, 50 lire e 90 lire Michelangelo Buonarroti, per esempio). Lo fa notare Franco Filanci nel testo “Il Novellario – Volume 5° – La Prima Repubblica in Posta”, edizioni CIF/Unificato 2018.
Nella pagina dedicata al 50 lire Castelli d’Italia IPZS ROMA 1980 si cita Danilo Bogoni, “Castelli – Un baluardo postale”, Poste Italiane, 1999 per le informazioni relative alla modalità di stampa del francobollo mentre l’indicazione da parte di questa fonte della prima data d’uso del francobollo è da ritenersi superata. Il Catalogo Enciclopedico Italiano, Edizione 2008-2009 riporta infatti la notizia di un uso nel dicembre 1990 mentre Bogoni fa risalire i primi usi all’estate dell’anno successivo. Un esemplare usato nel dicembre 1990 in occasione della manifestazione citata dal Catalogo CEI fa parte della mia raccolta ed è presentato nella pagina sopra citata.
La storia del 750 lire dedicato agli antichi stabilimenti balneari di Rimini, diffuso prima della data ufficiale di emissione è raccontata da Franco Filanci nel testo “Il Novellario – Volume 5° – La Prima Repubblica in Posta”.
BOLLI, TIMBRI, ANNULLI
Nella sezione dedicata agli uffici postali temporanei, nelle sottopagine relative agli Autambulanti presso le basiliche romane durante l’Anno Santo 1950 e agli uffici postali temporanei nelle località turistiche si citano:
Luigi Ruggero Cataldi “La Posta va in vacanza”, rivista Storie di Posta n° 12, novembre 2015, pagg. 48-55, edizioni Unificato;
L’annullo, notiziario dell’Associazione Nazionale Collezionisti Annullamenti Italiani, n° 56, dicembre 1985 per il bollo “RIVIERA ROMAGNOLA”;
Bruno Crevato-Selvaggi (a cura di) “La Repubblica Italiana”, Poste Italiane 2003, capitolo “Le Poste – Ordinamento e Tariffe” e capitolo “Catalogo dei bolli italiani dei servizi distaccati 1944-1950”
L’ultima referenza si cita anche nella pagina dedicata ai bolli dei servizi distaccati.
Nella pagina dedicata ad uffici e recapiti interni a stabilimenti privati si cita una serie di articoli “I recapiti postali” di Alcide Sortino comparsi a partire dal numero 36-37 del marzo 1981 del sopra citato “L’Annullo”. L’esposizione continua nel successivo numero 38 del maggio 1981 (recapiti postali di Novara e Milano), nel numero 39 del luglio 1981 (altri recapiti piemontesi e lombardi), nel numero 44 dell’ottobre 1982 (Emilia Romagna).
Nella pagina dedicata agli Scambisti di Stazione si cita la rivista L’Annullo, n° 108/1996, disponibile a questo link, che cita a sua volta un articolo di Enrico Angellieri comparso su Cronaca Filatelica nel maggio 1993. Anche il Forum del sito internet Filatelia e Francobolli dedica alcune pagine ai bolli utilizzati da questo operatore postale: una raccolta di considerazioni ed esempi di bolli si può consultare a questo link (URL consultato nel luglio 2018).
Nella pagina dedicata al bollino del quartiere postale si cita Luigi Ruggero Cataldi “Pregate i vostri corrispondenti”, rivista Storie di Posta n° 9, maggio 2014, pagg. 27-35, edizioni Unificato.
Nella pagina dedicata al bollo datario muto le informazioni sono desunte da F. Filanci e E. Angellieri, “Unificato di Storia Postale 1995/96” Seconda Edizione, CIF. Una trattazione molto completa si trova nel sito internet Il Postalista, che dedica una pagina alle bollature di emergenza in Toscana e che riporta in questa pagina la scansione di una serie di articoli di Renzo Bernardelli “Bollature Postali italiane di emergenza” apparsi tra il 1961 ed il 1966 nel Bollettino Filatelico d’Italia.
Nella pagina dedicata al timbro lineare “DOPO LA PARTENZA” si veda il Catalogo Unificato di Storia Postale edizione 1995/1996; i tempi garantiti di recapito del corriere ordinario e prioritario sono spiegati nel Catalogo Unificato di Storia Postale, edizione 2011-2013, terzo volume. L’argomento è citato anche nell’articolo di Enrico Grava “Uno Strano Timbro”, pubblicato in Filatelia Veneta, bollettino dell’Associazione Filatelica Veneta, n° 8, gennaio 1990.
Nella pagina dedicata al servizio Avviamento Celere si cita il sito internet “Il Postalista“, in cui compare l’articolo di Marino Bignami “Alcune note sulla corrispondenza con avviamento celere”. (URL consultato nell’ottobre 2017). Il servizio è anche menzionato da Franco Filanci nel suo testo “Il Novellario – Enciclatalogo della Posta in Italia – Volume 5: la Prima Repubblica in Posta”.
Nella pagina dedicata ai bolli frazionari si citano informazioni generali sui bolli desunte dall’articolo di Riccardo Bodo “La strana storia degli annulli frazionari”, L’Arte del Francobollo n° 35, aprile 2014, edizioni Unificato. Si cita inoltre il sito internet www.lafilatelia.it nel cui Forum trova spazio il progetto intitolato “Laboratorio di Ricerca di Annulli Frazionari” al quale, nel mio piccolo, ho contribuito anch’io. Nel sito Il Postalista è riportato l’articolo di Enrico Angellieri “I bolli numerali frazionari” comparso su Cronaca Filatelica n° 83, febbraio 1984.
Nella pagina dedicata ai bolli dei servizi distaccati si fa riferimento a:
– il testo “La Repubblica Italiana” a cura di Bruno Crevato-Selvaggi, Poste Italiane, Roma, 2003, capitolo “Catalogo dei bolli italiani dei servizi distaccati 1944-1950”.
– il testo di Gian Franco Mazzucco con la collaborazione di Paolo Guglielminetti, Maurizio Tecardi e Achille Vanara “CATALOGO DEGLI ANNULLI SPECIALI ITALIANI 2 GIUGNO 1946 – 31 DICEMBRE 1960”, edito nell’ambito della Collana di studi sui bolli postali n.8 dell’Associazione Nazionale Collezionisti Annulli Italiani. Gli aggiornamenti a questo catalogo sono usciti regolarmente sulle pagine della rivista “L’Annullo”, edita dall’A.N.C.A.I.;
– il testo di Gian Franco Mazzucco “CATALOGO DEGLI ANNULLI SPECIALI ITALIANI 1961-1962” edito nell’ambito della Collana di studi sui bolli postali n.12 dell’A.N.C.A.I. 2015,
– i cataloghi annuali dedicate a targhette lineari e bolli commemorativi, editi dall’A.N.C.A.I. e disponibili per le annate dal 1963 al 2010,
– i Comunicati di Poste Italiane relativi agli annullamenti speciali.
Nella pagina dedicata alle Targhette Lineari Meccaniche si cita l’opera di Fiorenzo e Floriano Ornaghi “Catalogo Ornaghi delle Obliterazioni Meccaniche a Targhetta” da me consultato nell’edizione 1975 presentata all’Esposizione Mondiale Italia ’76. Sono poi a disposizione a partire dagli anni ’60 i cataloghi annuali editi dall’Associazione Nazionale Collezionisti Annullamenti Italiani. Per gli ultimi anni della raccolta è stato invece possibile consultare direttamente i Comunicati di Poste Italiane relativi agli annullamenti speciali. Una collezione completa di questi documenti è pubblicamente consultabile nel sito internet dell’Associazione Nazionale Collezionisti Annullamenti Italiani alla pagina qui linkata.
Per le informazioni sulle buste primo giorno approntate per il 15 lire Ponte di Bassano, il primo esempio in Italia di questa creazione filatelica, ho consultato le informazioni nell’articolo “FDC Venetia Repubblica: le prime cinque emissioni“, a cura di Pietro Pasta e Fernando “Duccio” Silori, pubblicato sul sito fdcvenezia.org
Gli annulli dell’ufficio postale speciale attivato in occasione della manifestazione “Italia 76” sono elencati nella pagina dedicata agli uffici postali attivi presso le fiere. La conferma che “Italia 76” si sia tenuta presso la Fiera di Milano l’ho trovata nell’articolo di Enrico Veschi “Filatelia Ministeriale” apparso su Storie di Posta n° 11, edizioni Unificato.
Per i bolli degli Uffici Postali Ambulanti è citato l’articolo di Enrico Angellieri “Gli Ambulanti”, comparso in nell’opera “Torino ’89” a cura dell’Unione Filatelica Subalpina e ripreso nel sito internet Il Postalista in questa pagina. Si cita inoltre Bruno Crevato-Selvaggi “Gli Ambulanti ed i Messaggeri postali nel Triveneto 1901-1943”, articolo comparso nel n° 1 di Storia Postale Triveneta a cura dell’Associazione Filatelica Veneta.
I bolli in uso dalle missioni militari italiane all’estero sono catalogati in Bruno Crevato-Selvaggi (a cura di) “La Repubblica Italiana”, Poste Italiane 2003, capitolo “Le Forze Armate italiane e la posta dal dopoguerra”. Una lista più stringata è anche riportata nel catalogo Catalogo Enciclopedico Italiano, Edizione 2008-2009, Ascat. La collezione “DOCUMENTI STORICI E POSTALI DELLE MISSIONI MILITARI OLTREMARE” di Claudio Manzati, esposta alla manifestazione Romafil del 2014 e premiata con la medaglia d’oro, è online a questo link.
ASPETTI TECNICI
Nella pagina dedicata al valore da 750 lire dedicato alla Danimarca del foglietto Benvenuta Europa del 1993 c’è una lettera per la Francia non recapitata inizialmente alla destinazione corretta a causa di una lettura errata del CAP, con conseguente codifica a barre non esatta. Tutto ciò è avvenuto in Francia, dove la lettera era destinata, quindi faccio riferimento ad una spiegazione delle codifiche francesi del codice a barre che si trova in questa pagina di wikipedia (URL consultato nell’agosto 2021; non risulta disponibile una traduzione italiana).
Per le informazioni sulla codifica in atto in Italia “2 su 5 inverso” si trovano informazioni nel capitolo “La meccanizzazione postale” di Giorgio Chianetta, presente nel testo “La Repubblica Italiana”, a cura di Bruno Crevato-Selvaggi, Roma 2003. Un oggetto affrancato con il 300 lire Francesco Hayez è studiato sotto questo aspetto, per mostrare come sia indirizzato ad un CAP non più esistente.
CENSURA POSTALE
Nella pagina dedicata alla censura postale si citano i due seguenti testi:
Bruno Crevato-Selvaggi, “1954 il servizio postale ritorna all’Italia – 1918-1954 pagine di storia postale triestina”, Poste Italiane 2004
Franco Filanci, Il Novellario, enciclatalogo della Posta in Italia, Volume IV “Da una Repubblica all’altra 1943-1948”, edizioni Unificato.
RISORSE PER TRADUZIONI
La versione inglese del sito si basa sulle indicazioni di Roy Dehn “Dictionary of English ad Italian Philatelic Terms – Dizionari Italiano Inglese di Termini Filatelici”, seconda edizione, Vaccari 2004.
Per la versione francese è stato consultato il glossario che apre il catalogo Yvert & Tellier, “Catalogue de timbres-poste”, Tome 1 France, ASCAT 2012.