20 lire Italia al Lavoro

Il francobollo da 20 lire della serie Italia al Lavoro fu emesso il 20 ottobre 1950 e restò valido fino al 31 marzo 1958, per un totale di 7 anni e 5 mesi.

Tra il 10 aprile 1949 ed il 31 luglio 1951 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’interno era di 20 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito il 30 aprile 1951 da Padova per Camposampiero.

In questa sottopagina si trovano alcuni esempi di lettera primo porto affrancata con il 20 lire Italia al Lavoro isolato annullato con targhetta.

L’esemplare sotto riportato ebbe il francobollo annullato dall’Ambulante Roma Lecce il 9 gennaio 1951; diretto ad Andria, vi giunse il giorno stesso.

Nello stesso periodo i porti successivi al primo si affrancavano per ulteriori 20 lire ogni 15 grammi in più. La lettera secondo porto si affrancava quindi con 40 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Roma il 16 febbraio 1951 per Acireale, dove arrivò il 19 febbraio successivo.


Tra il 1° agosto 1951 ed il 30 giugno 1960 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’interno era di 25 lire. Al momento dell’emissione della serie il francobollo destinato ad affrancare la lettera primo porto per l’interno era quello dedicato alla Campania: questo avvenne tra il 20 ottobre 1950 ed il 31 luglio 1951. A partire dal giorno successivo il francobollo destinato ad affrancare isolato la lettera primo porto per l’interno divenne il 25 lire dedicato alla Sicilia. Per il 20 lire, che si cominciò ad usare isolato sulle cartoline, fu necessaria l’integrazione di 5 lire per continuare ad essere usato sulle lettere. L’esemplare sotto riportato fu spedito il 9 gennaio 1953 da Volturara Appula a Lucera, dove arrivò il giorno stesso.

Tra 1° agosto 1951 ed il 30 giugno 1960 la lettera primo porto tra sindaci (o da sindaci ad altre amministrazioni pubbliche per cui era concessa la tariffa ridotta) si affrancava con 13 lire. La tariffa fu così fissata per evitare l’importo in centesimi originato dal calcolo esatto del 50% delle 25 lire del primo porto. La lettera secondo porto tra sindaci si affrancava quindi con 13 x 2 = 26 lire. Comunque, così come era tollerata l’affrancatura di 12,50 lire (era ancora in circolazione il 50 centesimi Italia al Lavoro), egualmente era tollerato il doppio porto a 25 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Seniga il 2 gennaio 1952 per Brescia ed il 20 lire Italia al Lavoro fu integrato con 10 esemplari del 50 centesimi Democratica.


Tra il 1° agosto 1951 ed il 30 settembre 1957 i manoscritti per l’interno si affrancavano con 30 lire. L’esemplare sotto riportato, spedito da Tocco Caudio il 6 dicembre 1951 per Benevento, presenta i francobolli annullati con il frazionario.
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Tra il 1° agosto 1951 ed il 31 agosto 1959 la tariffa per affrancare una cartolina postale o una cartolina illustrata con testo superiore a cinque parole di convenevoli era di 20 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Sulmona il 30 settembre 1952 per Gressina, dove arrivò il giorno successivo.

Nella sottopagina qui linkata si trovano cartoline affrancate con il 20 lire Italia al Lavoro isolato annullato con una targhetta.

L’esemplare sotto riportato fu spedito da San Benigno Canavese (annullo frazionario) l’11 agosto 1952 (il testo parla di settembre) per Soresina.

L’esemplare sotto riportato fu spedito da Napoli (annullo celebrativo) il 1° dicembre 1952 per Arezzo.

L’annullo del Congresso Nazionale della C.G.I.L. era noto in letteratura solo entro la fine di novembre 1952.

Tra il 1° agosto 1951 ed il 30 settembre 1957 la soprattassa per il recapito espresso era di 50 lire: vi fu quindi un periodo in cui la cartolina da recapitarsi per espresso si affrancava con 70 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Brindisi il 2 novembre 1953 per Bari, dove giunse il giorno stesso, venendo lavorata in transito dal messaggere Lecce – Bari. La soprattassa espresso fu assolta con il 50 lire Italia al Lavoro.

L’esemplare sotto riportato fu spedito il 21 maggio 1953 dall’ufficio postale ambulante al seguito del Giro d’Italia 1953, che appose la targhetta specifica della tappa corsa quel giorno. La cartolina, destinata ad Isola d’Istria, nella zona B del Territorio Libero di Trieste, fu affrancata come da regolamento con tariffa pari a quella per l’interno. Visto il contenuto, il mittente avrebbe potuto affrancare la cartolina per sole 10 lire, pari alla tariffa agevolata per testi fino a cinque parole di convenevoli.

Tra il 1° agosto 1951 ed il 30 settembre 1957 la soprattassa per la raccomandazione delle corrispondenze aperte era di 25 lire mentre tra il 1° gennaio 1950 ed il 31 agosto 1959 le corrispondenze raccomandate erano gravate da un diritto di ricevuta pari a 10 lire: vi fu quindi un periodo in cui la cartolina raccomandata si affrancava con 55 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Verona il 10 luglio 1952 per Belfiore d’Adige, dove giunse il giorno successivo (bollo frazionario in arrivo).


Tra il 1° agosto 1951 ed il 30 giugno 1960 la lettera primo porto per l’interno si affrancava con 25 lire mentre tra il 1° agosto 1951 ed il 30 settembre 1957 la soprattassa per la raccomandazione di una corrispondenza chiusa ammontava a 45 lire; tra il 1° gennaio 1950 ed il 31 agosto 1959 le corrispondenze raccomandate erano gravate anche di un ulteriore diritto per la ricevuta, pari a 10 lire: vi fu quindi un periodo in cui la lettera primo porto raccomandata si affrancava con 80 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Napoli il 23 febbraio 1952 per la città.

Tra il 1° agosto 1951 ed il 30 settembre 1957 la soprattassa per il recapito espresso ammontava a 50 lire e la lettera primo porto da recapitarsi per espresso si affrancava quindi con 75 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Perugia il 28 settembre 1951 per Pescara, il giorno successivo transitò per Roma e fu lavorato dall’ambulante Roma Pescara: giunse a Pescara il 1° ottobre successivo.
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L’esemplare sotto riportato, diretto a Rocchetta Tanaro, ebbe i francobolli annullati dal messaggere Napoli Roma il 22 agosto 1952, giunse a destinazione il giorno successivo e di lì fu rispedito a Genova.


Tra il 10 aprile 1949 ed il 31 agosto 1959 la tariffa per affrancare un avviso di ricevimento era di 20 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Padova il 9 ottobre 1953 in accompagnamento ad un oggetto destinato nella città.
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L’esemplare sotto riportato fu spedito da S. Angelo Fasanella (annullo frazionario) l’8 ottobre 1951 in accompagnamento ad una raccomandata diretta a Roccadaspide, dove fu recapitata il 10 ottobre successivo.


Tra il 1° settembre 1951 ed il 30 giugno 1960 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’estero era di 60 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Venezia il 1° aprile 1952 per il Regno Unito.


Si riporta un’ammenda di 20 lire inflitta il 31 maggio 1952 per “abusiva consegna pacchi urgenti”, sulla quale fu apposto ed annullato un esemplare del 20 lire Italia al Lavoro.


Nota bibliografica: uno degli oggetti sopra riportati è una cartolina diretta ad Isola d’Istria; al momento della spedizione la località si trovava nella zona B del Territorio Libero di Trieste. Nel testo di Franco Filanci “Trieste – Tra alleati e pretendenti”, ed. Poste Italiane, si mostra come sin dalla fine del 1945 fosse possibile effettuare spedizioni per la Zona B con tariffa pari a quella per l’interno.