Lettere a tariffa ridotta

Le lettere a tariffa ridotta erano dei particolari tipi di corrispondenze agevolate, con tariffa pari alla metà della lettera primo porto. Ve ne sono di due tipi:

  1.  Le lettere inviate da sindaci ad altri sindaci oppure ad altri uffici pubblici: questa tariffa ridotta, applicabile anche alle stampe o ai manoscritti, fu in vigore tra la proclamazione della Repubblica ed il 31 dicembre 1961. I servizi accessori come la raccomandazione e il recapito per espresso dovevano essere sempre pagati per intero.
  2. Le corrispondenze inviate a militari di truppa. Per i militari fu concessa l’agevolazione fino al 6 agosto 1999, estesa anche alle cartoline, ma solo per le corrispondenze ordinarie: raccomandate ed espressi si spedivano con la tariffa lettera intera.

Gli oggetti postali, le cui tariffe sono evolute di pari passo con le lettere a tariffa intera, sono classificati nella pagina dedicata alle lettere per l’interno.


Nota bibliografica: Le agevolazioni per i militari (soldati, caporali, caporali maggiori ma non gradi superiori) sono spiegate nel Catalogo Unificato di Storia Postale 2011-2013, che riprende il Codice Postale del 1973 (Decreto Presidente della Repubblica n° 156 del 19 marzo 1973, consultato in questo URL nel marzo 2018) e che conferma le regole fossero simili anche nelle precedenti versioni. Questo argomento è toccato nella pagina dedicata al 30 lire Siracusana, dove compare una lettera (giustamente a tariffa intera) diretta ad un sergente maggiore. In caso di dubbi sui gradi militari, una spiegazione accessibile si trova in questa pagina di wikipedia.
Anche le date d’uso delle agevolazioni sono citate nel Catalogo Unificato di Storia Postale, edizione 2011-2013, Terzo volume “Servizio Corrispondenze Repubblica Italiana”.