60 lire Forze Armate

Il francobollo commemorativo da 60 lire della serie dedicata alla Giornata delle Forze Armate fu emesso il 3 novembre 1952 e restò valido fino al 31 dicembre 1953, per un totale di un anno e due mesi.

Tra il 1° settembre 1951 ed il 30 giugno 1960 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’estero era di 60 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Roma il 17 dicembre 1952 per la Libia, dove giunse il 25 dicembre successivo. Il francobollo fu annullato con una targhetta; il bollo in arrivo fu apposto al recto e non al verso.


Tra il 1° agosto 1951 ed il 30 giugno 1960 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’interno era di 25 lire, mentre tra il 1° agosto 1951 ed il 30 settembre 1957 la soprattassa per il recapito espresso era di 50 lire: vi fu quindi un periodo in cui la lettera primo porto da recapitarsi per espresso si affrancava con 75 lire. L’esemplare sotto riportato ebbe i francobolli annullati dall’ambulante Ventimiglia Genova l’11 novembre 1952 per Torino, dove arrivò il giorno successivo.


A partire dal 1° giugno 1950 le lettere fino a 100 grammi dirette in Francia godevano della tariffa agevolata pari a quella della lettera per l’interno; nel caso però in cui fossero richiesti dei servizi accessori, questi si dovevano affrancare secondo le tariffe in vigore per l’estero. Tra il 1° settembre 1951 ed il 30 settembre 1957 la soprattassa per il recapito espresso di una corrispondenza diretta all’estero ammontava a 85 lire: vi fu quindi un periodo in cui la lettera primo porto espresso per la Francia si affrancava con 25 + 85 = 110 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Firenze il 20 gennaio 1953 per la Francia; l’affrancatura fu integrata con il 50 lire Espresso Democratica.

Il mittente non approfittò della tariffa ridotta riservata alle lettere destinate in Francia. Fu correttamente applicata la tariffa per l’espresso per l’estero (85 lire), ma l’affrancatura della lettera poteva limitarsi a 25 lire come per l’interno e non ammontare a 60 lire come per l’estero. Nel caso di servizi accessori la possibilità di usufruire dell’agevolazione non sempre era sfruttata, ed è pertanto comune rinvenire espressi per la Francia affrancati come espressi per l’estero.