50 lire Democratica

Il francobollo da 50 lire della serie Democratica fu emesso il 1° ottobre 1945 e restò valido fino al 31 dicembre 1952, per un totale di 7 anni e 3 mesi.

Tra l’11 agosto 1948 ed il 9 aprile 1949 la tariffa per affrancare una lettera primo porto era di 15 lire, mentre tra l’11 agosto 1948 ed il 31 luglio 1951 la soprattassa per la raccomandazione di una corrispondenza chiusa ammontava a 35 lire: vi fu quindi un periodo in cui la lettera primo porto raccomandata si affrancava con 50 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Roma il 5 aprile 1949 per Napoli, dove giunse il giorno successivo.

Nello stesso periodo, anche la soprattassa per il recapito espresso era di 35 lire e pertanto anche la lettera primo porto da recapitarsi per espresso si affrancava con 50 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Firenze il 10 gennaio 1949 per Mantova ed il giorno successivo fu lavorato in transito dal messaggere Bologna Verona ed arrivò a destinazione.

Considerando le due soprattasse sopra esposte, la lettera primo porto raccomandata espresso si affrancava con 15 + 35 + 35 = 85 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Roma il 26 ottobre 1948 per San Giovanni di Gerace, transitò il giorno stesso dall’ambulante Roma Napoli, quindi per Napoli, giunse a Reggio Calabria il 27 ottobre, transitò il 28 ottobre nell’ambulante Reggio Calabria Catanzaro Marittima e giunse a destinazione il 28 ottobre. La tariffa espresso fu assolta con il 35 lire espressi Risorgimento.

 

I porti successivi al primo si affrancavano con ulteriori 15 lire per ogni 15 grammi in più oltre i primi 15. La lettera secondo porto raccomandata espresso si affrancava quindi con 100 lire (2 x 15 lire + 35 + 35): l’esemplare sotto riportato fu spedito da Gesualdo il 6 settembre 1948 per Avellino, dove giunse il giorno successivo. I francobolli furono annullati in partenza con il frazionario.

Ultima data d’uso nota. Febbraio 2023: pubblicato nel Forum del sito Filatelia e Francobolli un uso nel novembre 1949.

Nello stesso periodo la sovrattassa per la raccomandazione delle corrispondenze aperte era di 20 lire. La lettera secondo porto raccomandata aperta da recapitarsi per espresso si affrancava quindi con 15 + 15 + 20 + 35 = 85 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Mirabella Eclano (annullo con il frazionario) il 21 settembre 1948 per Avellino, dove giunse il giorno successivo. Il recapito per espresso non è esplicitamente indicato, ma l’uso del francobollo per espressi e l’indicazione manoscritta che fa supporre il numero di registro lo suggeriscono. Da notare l’etichetta verde, propria delle assicurate, con l’eliminazione della A e l’apposizione di un timbro (poco leggibile) R.

Tra l’11 agosto 1948 ed il 9 aprile 1949 la tariffa per affrancare i manoscritti era di 20 lire mentre tra l’11 agosto 1948 ed il 31 luglio 1951 la soprattassa per la raccomandazione di corrispondenze aperte era di 20 lire e tra l’11 agosto 1948 ed il 30 novembre 1955 la soprattassa per il contrassegno era di 10 lire: vi fu quindi un periodo in cui i manoscritti raccomandati con assegno si affrancavano con 50 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Parma il 15 settembre 1948 per Bologna, dove giunse il giorno successivo.


Tra il 10 aprile 1949 ed il 31 luglio 1951 una lettera primo porto per l’interno si affrancava con 20 lire, mentre tra l’11 agosto 1948 ed il 31 luglio 1951 la soprattassa per la raccomandazione di corrispondenze chiuse ammontava a 35 lire. Fino al 31 dicembre 1949, prima che le raccomandate fossero gravate anche dalle 10 lire aggiuntive del diritto di ricevuta, una lettera primo porto raccomandata si affrancava quindi con 55 lire. Nell’esempio sotto riportato, spedito da Venezia il 21 aprile 1949 per Torino (timbro sul retro in arrivo a Torino, 22 aprile 1949), fu usato come complemento il 5 lire Biennale di Venezia.

L’esemplare sotto riportato fu spedito da Milano il 10 agosto 1949 per Cattolica, fu lavorato dall’ambulante Milano Ancona e giunse a destinazione il giorno successivo (bollo datario frazionario).

     

L’esemplare sotto riportato fu spedito da Ceppaloni il 9 dicembre 1949 per Taranto, fu lavorato dall’ambulante Napoli Bari il giorno stesso e giunse a destinazione il giorno successivo.

Nello stesso periodo i porti successivo al primo si affrancavano con ulteriori 20 lire, quindi la lettera secondo porto raccomandata si affrancava con 75 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Vittorio Veneto (annullo frazionario) il 5 dicembre 1949 per Verona. Sul retro, transito dell’ambulante Venezia Milano.


Tra il 10 aprile 1949 al 31 luglio 1951 la tariffa per affrancare i manoscritti era di 25 lire mentre tra l’11 agosto 1948 al 31 luglio 1951 la soprattassa per la raccomandazione di corrispondenze aperte ammontava a 20 lire; tra il 1° gennaio 1950 ed il 31 agosto 1959 le corrispondenze raccomandate erano gravate anche dal diritto di ricevuta pari a 10 lire. Vi fu quindi un periodo in cui manoscritti raccomandati si affrancavano con 55 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Vicenza il 28 febbraio 1950 per la città. Sull’oggetto fu apposto il numerale del portalettere.


Tra il 10 aprile 1949 ed il 31 luglio 1951 la lettera primo porto si affrancava con 20 lire metre tra l’11 agosto 1948 ed il 31 luglio 1951 la soprattassa per la raccomandazione delle corrispondenze chiuse era di 35 lire. Dal 1° gennaio 1950 per l’invio di una lettera primo porto raccomandata si dovevano aggiungere in affrancatura anche le 10 lire del diritto di ricevuta, per un totale di 65 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Como il 31 maggio 1950 per Camerlata, dove arrivò il 1° giugno.
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L’esemplare sotto riportato fu spedito da Acqui Terme (annullo frazionario) il 24 luglio 1950 per Sant’Ilario d’Enza, dove giunse il giorno successivo e da dove fu rispedito a Reggio Emilia il giorno stesso. L’oggetto fu lavorato dall’Ambulante Torino Piacenza.

Ultima data nota d’uso del frazionario di Acqui Terme con la dicitura Acqui Raccomandate.

Nello stesso periodo i porti successivi al primo si affrancavano per ulteriori 20 lire ogni ulteriori 15 grammi in più. La tariffa di 145 lire della lettera terzo porto raccomandata espresso sotto riportata è così calcolata:
3 x 20 lire lettera terzo porto,
35 lire sovrattassa per la raccomandazione di corrispondenze chiuse (11.8.1948 – 31.7.1951),
10 lire diritto di ricevuta (1.1.1950 – 31.8.1959),
40 lire sovrattassa per il recapito espresso (10.4.194 – 31.7.1951).
L’oggetto fu spedito da Napoli il 25 settembre 1950 per la città.


Tra il 1° aprile 1946 ed il 31 agosto 1947 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’estero era di 15 lire mentre tra il 1° marzo 1946 ed il 14 marzo 1947 la soprattassa per la spedizione per posta aerea per il Brasile era di 53 lire ogni 5 grammi: vi fu quindi un periodo in cui la lettera primo porto via aerea per il Brasile si affrancava con 68 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Casalbuono (annullo con il bollo frazionario) l’8 luglio 1946 per il Brasile dove giunse il 27 luglio successivo. Tra i complementi di affrancatura c’è il 10 lire Posta Aerea Democratica. Si noti la busta, retaggio della guerra appena conclusa, in cui si raccomandava di non diffondere notizie sensibili (ricordando, implicitamente, l’esistenza della censura).


Tra il 1° gennaio 1950 ed il 31 agosto 1951 la lettera primo porto per l’estero si affrancava con 55 lire, mentre la soprattassa aerea per i paesi europei era pari a 25 lire (dal 15 maggio 1948 al 31 dicembre 1953). La lettera primo porto per l’estero via aerea sotto riportata fu spedita da Venezia il 30 settembre 1950 per la Grecia. Mentre la lettera raggiungeva Salonicco, il destinatario era nel frattempo partito per Istanbul e la lettera fu quindi reinoltrata in Turchia. Sul retro: annullo meccanico con targhetta di località illeggibile (Poste Aerienne) e con slogan “Reconstruction Begins”, datario applicato nel transito a Salonicco (TEΣΣAΛONIKH) dell’ottobre 1950 e datario di Istanbul (quartiere di Galata, nella parte europea) del 9 ottobre 1950.


Si riporta un’ammenda di 50 lire inflitta il 31 agosto 1950, sulla quale fu apposto ed annullato un esemplare del 50 lire Democratica.