Il francobollo da 15 lire della serie Michelangiolesca fu emesso il 6 marzo 1961 con validità fino al 31 dicembre 1968; fuori corso dal 1° gennaio al 1° marzo 1969, acquistò quindi validità permanente.
Tra il 1° ottobre 1957 ed il 31 luglio 1965 la tariffa per affrancare una cartolina illustrata con testo inferiore alle 5 parole di convenevoli era di 15 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Fiera di Primiero il 25 agosto 1961 per Alverà di Cortina d’Ampezzo.
L’esemplare sotto riportato fu spedito dalla Fiera di Verona il 20 marzo 1961 per Caldiero, nelle prime settimane di validità della serie. L’annullo è anche menzionato tra i bolli speciali.
Nella sottopagina qui linkata si trovano cartoline illustrate affrancate con il 15 lire Michelangiolesca annullato con un bollo di messaggere o ambulante.
Nella sottopagina qui linkata si trovano cartoline illustrate affrancate con il 15 lire Michelangiolesca annullato con un bollo di natante.
Nella sottopagina qui linkata si trovano cartoline illustrate affrancate con il 15 lire Michelangiolesca annullato con una targhetta.
L’esemplare sotto riportato fu spedito dal Recapito Postale interno agli stabilimenti Pirelli di Milano il 25 settembre 1963 per Borgo Varazze.
L’esemplare sotto riportato fu spedito da Brenzone (annullo frazionario) il 31 agosto 1962 per Milano.
Poco comune uso di annullo frazionario negli anni ’60.
Sull’esemplare sotto riportato il francobollo sfuggì all’annullo in tutte le tappe della lavorazione: venne pertanto annullato dal portalettere con il bollino in sua dotazione, effettuando l’ultimo controllo possibile prima del recapito.
Tra il 1° ottobre 1957 ed il 31 luglio 1965 anche la tariffa per affrancare biglietti da visita o partecipazioni era di 15 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Padova il 3 dicembre 1961 per la città.
Tra il 1° settembre 1959 ed il 31 luglio 1965 la tariffa per affrancare una cartolina era di 25 lire e le cartoline dirette a militari godevano di una tariffa scontata pari al 50% della tariffa piena. In assenza di valori in centesimi a disposizione, era necessario arrotondare la tariffa di 12,50 lire a 13 o a 15 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Parma (annullo con targhetta) il 4 dicembre 1962 per Napoli.
Visto il testo ridotto (ma non di convenevoli!) è possibile pensare che questa sia una normale cartolina illustrata entro 5 parole, che all’epoca si affrancava con 15 lire, anche se diretta a militari.
Tra il 1° luglio 1960 ed il 31 luglio 1965 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’interno era di 30 lire. L’esemplare sotto riportato, diretto a Torino, ebbe i francobolli annullati dallo scambista di stazione di Chiusi il 21 gennaio 1965.
Tra il 1° ottobre 1957 ed il 31 luglio 1965 la soprattassa per il recapito espresso ammontava a 75 lire: vi fu quindi un periodo in cui la lettera primo porto espresso si affrancava con 105 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Castiglione delle Stiviere il 30 gennaio 1964 per Carpi, dove giunse il giorno successivo.
Tra il 1° agosto 1965 ed il 15 agosto 1967 la tariffa per affrancare delle stampe per l’interno era di 15 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Roma il 5 febbraio 1967 per Padova.
Nello stesso periodo anche la cedola di commissione libraria si affrancava con 15 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Foligno il 5 aprile 1967 per Roma.
Tra il 1° agosto 1965 ed il 15 agosto 1967 la tariffa per affrancare un avviso di ricevimento era di 30 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Agrigento il 24 giugno 1967 in accompagnamento ad una raccomandata diretta a Favara, dove fu recapitata il 26 giugno 1967.
Tra il 1° agosto 1965 ed il 15 agosto 1967 anche la tariffa per affrancare una cartolina era di 30 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Fonzaso il 23 agosto 1965 per Venezia.
Nella sottopagina qui linkata ci sono esempi di oggetti non viaggiati in cui il 15 lire Michelangiolesca è stato annullato con dei bolli speciali. Questo avvenne principalmente nel 1961: in seguito, a causa del cosiddetto “veto Spallino”, i bolli speciali non furono più in uso per anni. Si definisce Veto Spallino, infatti, il provvedimento preso dall’allora Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, on. Spallino, che proibì l’uso degli annulli con diciture speciali in occasione di fiere e manifestazioni.