In questa pagina sono raccolti degli esempi di corrispondenza tassata in cui il mittente ha sì apposto dei francobolli o degli altri valori bollati, però questi non sono stati accettati come validi o considerati correttamente utilizzati dall’Amministrazione Postale.
2 lire Democratica + 1 Lira Luogotenenza (emissione di Roma, senza fasci e L corta) su cartolina fuori distretto spedita da Viareggio il 12 agosto 1946 per Treviso con arrivo il 15 agosto successivo. La Lira della Luogotenenza aveva terminato la validità il 18 luglio precedente: francobollo da una lira ritenuto non valido e quindi tassa del doppio della lira mancante con un segnatasse 2 lire Luogotenenza nella versione con filigrana ruota.
15 lire Democratica + 5 lire Marca Imposta sulle Entrate su lettera primo porto per l’interno (Genova, 23 aprile 1949). La marca per l’imposta sulle entrate era priva di valore postale: l’oggetto fu tassato per il doppio dell’importo mancante con una segnatasse da 2 lire ed uno da 8 lire.
Lettera primo porto da recapitarsi per espresso, regolarmente affrancata in tariffa con 100 lire (Novara, 20 novembre 1957 per Modena). La lettera fu considerata debitamente affrancata per il recapito espresso ma non per il primo porto: il francobollo da 50 lire per espressi, infatti, non fu mai autorizzato all’uso per assolvere una tariffa di posta ordinaria. Le 25 lire del primo porto, pertanto, furono considerate mancanti e la lettera, pur se recapitata per espresso, fu tassata per 50 lire pari al doppio della tariffa mancante.
Cartolina Postale 25 lire Siracusana viaggiata con integrazione di 5 lire quando la tariffa per affrancare la cartolina era di 30 lire. Integrazione effettuata con marca da bollo, non valida per l’uso postale ma sfuggita alla tassazione: Capannoli Val d’Era, 23 settembre 1965:
Lettera primo porto da recapitarsi per espresso affrancata con il 70 lire Michelangiolesca nel breve periodo (1° gennaio 1969 – 31 marzo 1969) in cui i francobolli furono considerati fuori corso: recapito espresso non effettuato, lettera considerata non affrancata e tassata per 100 lire pari al doppio del primo porto mancante.
Botricello, 28 gennaio 1969 / Signa, 29 gennaio 1969:
Marca da bollo da 1000 lire su lettera primo porto per l’interno: la marca da bollo è priva di valore postale e pertanto l’oggetto fu considerato non affrancato. A destinazione a Forlimpopoli il 20 febbraio 1993 fu applicato un segnatasse da 1500 lire, pari al doppio della tariffa mancante di 750 lire.
Lettera primo porto per l’interno affrancata per 750 lire con il 650 lire Castelli d’Italia ed il 100 lire Castelli d’Italia applicati a sinistra e non a destra: considerata irregolare, fu tassata per il doppio dell’affrancatura con il segnatasse da 1500 lire.
Ritaglio di corrispondenza con il valore da 650 lire dei Castelli d’Italia applicato su un’altra busta di lettera primo porto per l’interno. Affrancatura considerata non valida e tassata a destinazione a Forlimpopoli il 22 febbraio 1993 con un segnatasse da 1500 lire pari al doppio della tariffa mancante.
800 lire Donna nell’Arte lire ed euro applicato a sinistra e non a destra: non riconosciuto valido per l’affrancatura. Oggetto considerato quindi alla pari dei non affrancati e tassato per 1600 lire pari al doppio della tariffa mancante (segnatasse da 1500 lire + 100 lire) – Prato allo Stelvio, 9 giugno 1999: