2 Lire Democratica

Il francobollo da 2 lire della serie Democratica fu emesso il 1° ottobre 1945 e restò valido fino al 31 dicembre 1952, per un totale di 7 anni e 3 mesi.

Nel seguito della pagina sono presentati:
– usi per l’interno tra il 1° ottobre 1945 ed il 31 gennaio 1946 (lettera fuori distretto, avviso di ricevimento)
– usi su lettera per l’interno tra 1° febbraio 1946 e 24 marzo 1947 (4 lire lettera fuori distretto)
– usi su cartolina per l’interno tra 1° febbraio 1946 e 24 marzo 1947 (cartolina nel distretto, cartolina entro 5 parole)
– altri usi per l’interno tra 1° febbraio 1946 e 24 marzo 1947
– usi per l’interno tra 25 marzo 1947 e 31 luglio 1947
– usi per l’interno tra 1° agosto 1947 e 10 agosto 1948
– usi per l’interno dopo l’11 agosto 1948
– usi per l’estero
– altri usi


USI PER L’INTERNO TRA 1° OTTOBRE 1945 E 31 GENNAIO 1946

Tra il 1° aprile 1945 ed il 31 gennaio 1946 la tariffa per affrancare una lettera primo porto fuori distretto era di 2 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Casalbuttano l’8 ottobre 1945 per Castelverde.

Primi giorni d’uso della serie Democratica, emessa il 1° ottobre 1945

Nello stesso periodo, i porti successivi al primo si affrancavano con ulteriori 2 lire ogni 15 grammi in più. La lettera secondo porto fuori distretto si affrancava quindi con 4 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Roma il 3 dicembre 1945 per Napoli.

Il francobollo da 4 lire non era presente tra i valori emessi nell’ottobre 1945: fu posto in vendita nel maggio del 1946.

Nello stesso periodo la soprattassa per la raccomandazione di corrispondenze chiuse ammontava a 5 lire. La lettera primo porto fuori distretto raccomandata si affrancava quindi con 7 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Milano il 2 ottobre 1945 per Brescia, dove giunse il 4 ottobre successivo. La soprattassa per la raccomandazione fu assolta con un 5 lire Luogotenenza (si distingue dal 5 lire Imperiale perché in basso, al posto della cifra 5 e dello stemma con il fascio littorio, è ripetuta due volte la cifra 5).

Secondo giorno d’uso della serie Democratica

Tra il 1° aprile 1945 ed il 31 gennaio 1946 anche la tariffa per affrancare un avviso di ricevimento era pari a due lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Teramo il 19 novembre 1945 in accompagnamento ad una raccomandata diretta in città. Fu datato nuovamente sul fronte e sul retro il giorno successivo.

USI SU LETTERA PER L’INTERNO TRA 1° FEBBRAIO 1946 E 24 MARZO 1947

Tra il 1° febbraio 1946 ed il 24 marzo 1947 la tariffa per affrancare una lettera primo porto fuori distretto era di 4 lire. Il valore da 4 lire della serie Democratica fu emesso nel maggio del 1946, ma si preferì privilegiare lo smaltimento dei francobolli in centesimi e quindi nella prima metà del 1946 sono comuni degli usi in combinazione con il 2 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Padova il 4 maggio 1946 per Pescara, dove giunse il giorno successivo.
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Oggetto viaggiato in uno degli ultimi giorno del regno di Vittorio Emanuele III: il 9 maggio abdicò in favore del figlio Umberto, che prese il nome di Umberto II.

Nella sottopagina qui linkata si riportano esempi di lettera primo porto fuori distretto in cui la coppia del 2 lire Democratica fu annullata con un frazionario.

L’esemplare sotto riportato fu spedito dall’ufficio postale del Quirinale a Roma il 12 luglio 1946 per Torino, dove giunse il 14 luglio successivo.

Il Quirinale, storicamente associato alla Presidenza della Repubblica, all’epoca dell’invio della lettera sopra esposta non era ancora sede del Presidente della Repubblica. Pochi giorni prima, il 28 giugno 1946, l’Assemblea Costituente aveva eletto il Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, che assunse ufficialmente la carica il 1° luglio successivo. Enrico de Nicola usò il Quirinale come ufficio, ma si stabilì a vivere a Palazzo Giustiniani in quanto “il Palazzo di Re e Papi non si addiceva ad un semplice Capo Provvisorio dello Stato”. Il primo Presidente a insediarsi ufficialmente al Quirinale fu Luigi Einaudi, il successore di Enrico de Nicola.

L’esemplare sotto riportato, affrancato con 2 lire Democratica e 2 lire Luogotenenza (senza fasci, filigrana ruota), fu spedito da Brescia il 4 febbraio 1946 per Castelceriolo, dove giunse il 6 febbraio successivo. Trattasi di valori gemelli.

L’esemplare sotto riportato fu spedito da Milano (annullo con targhetta) il 16 luglio 1946 per Firenze.

Quando la lettera primo porto fuori distretto si affrancava con 4 lire i porti successivi si affrancavano con ulteriori 4 lire ogni 15 grammi in più: la lettera secondo porto si affrancava quindi con 8 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Fermo il 27 luglio 1946 per Ascoli Piceno.

Nello stesso periodo la soprattassa per la raccomandazione di corrispondenze chiuse ammontava a 10 lire: la lettera primo porto raccomandata si affrancava pertanto con 10 + 4 = 14 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Ascoli Piceno il 26 settembre 1946 per Milano.

Anche la soprattassa per il recapito espresso ammontava a 10 lire, quindi anche la lettera primo porto espresso si affrancava con 14 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Cagliari il 28 agosto 1946 per Napoli, dove giunse il 31 agosto successivo.

L’esemplare sotto riportato ebbe la soprattassa espresso assolta con una coppia del 5 lire Espresso Democratica: fu spedito da Roma il 24 maggio 1946 per Milano.

L’esemplare sotto riportato ebbe la soprattassa espresso assolta con il 10 lire espresso Democratica: fu spedito da Milano il 19 giugno 1946 per Firenze, dove giunse il giorno successivo.

I porti oltre il primo si affrancavano con ulteriori 4 lire ogni 15 grammi in più: la lettera secondo porto fuori distretto raccomandata si affrancava pertanto con 18 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Dolo il 13 giugno 1946 per Venezia, dove giunse il giorno successivo. L’affrancatura fu completata con un valore da 10 lire della Luogotenenza (emissione di Roma, senza fasci e con filigrana ruota alata).

Il giorno della spedizione di questo oggetto, 13 giugno 1946, Umberto II lasciò l’Italia alla volta del Portogallo per quello che sarebbe stato un esilio definitivo.

Nello stesso periodo la lettera primo porto a tariffa ridotta godeva della tariffa agevolata pari alla metà della tariffa intera, ovvero 2 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Trivero il 12 gennaio 1947 per Rovigo, dove giunse il 14 gennaio successivo. Si noti l’ovale di esenzione del Sindaco di Trivero, ancora nella versione delle “Regie Poste”con la R non ancora scalpellata.
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L’oggetto sotto riportato, inviato anch’esso con tariffa ridotta, è una corrispondenza tra un sindaco ed un ufficio pubblico. La busta, spedita da Correggio per Roma il 27 novembre 1946, ebbe il francobollo annullato con il frazionario.

Le corrispondenze tra sindaci godevano della riduzione del 50% della tariffa per la lettera, ma nel caso di servizi accessori era necessario pagarli per intero. La lettera tra sindaci raccomandata chiusa, pertanto, si doveva affrancare con 4 x 50% + 10 lire, ovvero con 12 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Posina il 27 aprile 1946 per Genova, transitò a Vicenza il 29 maggio e giunse a Genova il 1° maggio successivo.

La lettera tra sindaci raccomandata aperta si affrancava invece con 2 + 5 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Garbagnate Milanese l’11 maggio 1946 per Vicenza, transitò lo stesso giorno a Milano e giunse a destinazione il 13 maggio successivo.


Tra il 1° febbraio 1946 ed il 24 marzo 1947 il diritto per il fermo posta ammontava a 2 lire se pagato dal mittente oppure comportava una tassa a destinazione di 3 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Viareggio il 26 giugno 1946 per Firenze, dove giunse il giorno successivo e dove fu tassato il 1° luglio 1947 con segnatasse da 2 lire e da 1 lira.

Tra il 1° febbraio 1946 ed il 31 luglio 1947 la lettera primo porto per il distretto si affrancava con 3 lire. L’esemplare sotto riportato, spedito da Selva di Cadore il 28 novembre 1946 per la medesima località, fu affrancato con il 2 lire Democratica, risultò in difetto di affrancatura di una lira e fu pertanto tassato per il doppio della tariffa mancante. La tassa fu assolta con cinque esemplari del segnatasse 40 centesimi Luogotenenza nella versione con filigrana ruota.


Tra il 1° febbraio 1946 ed il 31 luglio 1947 le lettere primo porto dirette entro il distretto godevano della tariffa ridotta di tre lire. L’esemplare sotto riportato, affrancato con il 2 lire Democratica e la Lira della Luogotenenza (senza fasci, senza filigrana, L lunga, emissione di Novara), fu spedito da Teramo il 26 maggio 1946 per la città.

USI SU CARTOLINA PER L’INTERNO TRA 1° FEBBRAIO 1946 E 24 MARZO 1947

La tariffa di 2 lire, in vigore dal 1° febbraio 1946 al 31 luglio 1947, permetteva di affrancare una cartolina nel distretto senza limitazioni di testo. Altrimenti, tra il 1° febbraio 1946 ed il 24 marzo 1947, sempre con 2 lire era possibile inviare fuori dal distretto una cartolina illustrata con contenuto inferiore a cinque parole di convenevoli.

La cartolina sotto riportata fu scritta a Torino, con un testo con cinque parole di convenevoli e con l’intenzione di spedirla per Genova. La spedizione, però, fu poi fatta direttamente da Genova il 25 giugno 1946 per la città: a questo punto il mittente avrebbe potuto aggiungere tranquillamente altro testo usufruendo della tariffa nel distretto. Si tratta di un documento spedito durante il primo mese della Repubblica. Il francobollo fu annullato con una targhetta.

Tra il 1° febbraio 1946 ed il 24 marzo 1947 la tariffa per affrancare una cartolina fuori distretto con testo superiore alle 5 parole convenevoli era di 3 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Sant’Angelo di Brolo (Messina) il 19 aprile 1946 per Roma con l’affrancatura errata relativa alla tariffa per il distretto o alla cartolina entro cinque parole: apposta la T per la tassazione non si ha traccia se la tassa fu riscossa o se la cartolina fu tolta di corso.
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Nello stesso periodo le cartoline scambiate tra sindaci nell’esercizio delle loro funzioni godevano della riduzione del 50%: la cartolina a tariffa ridotta si affrancava quindi con 1,50 lire. L’esemplare sotto riportato, in cui l’affrancatura fu arrotondata a 2 lire, fu spedito da Montechiarugolo il 1° marzo 1946 per Bibbiano, dove giunse il giorno successivo e dove fu datato con il frazionario.

Tra il 1° febbraio 1946 ed il 24 marzo 1947 la soprattassa per raccomandare una corrispondenza aperta era di 5 lire: la cartolina fuori distretto raccomandata si affrancava pertanto con 5 + 3 = 8 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Forlì il 2 dicembre 1946 per Napoli, dove giunse il 4 dicembre successivo.

ALTRI USI PER L’INTERNO TRA 1° FEBBRAIO 1946 E 24 MARZO 1947

Tra il 1° febbraio 1946 ed il 24 marzo 1947 la tariffa per affrancare un biglietto da visita era di 2 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Campobasso il 23 dicembre 1946 per San Vito Chietino.


Tra il 1° febbraio 1946 ed il 24 marzo 1947 la tariffa per affrancare un avviso di ricevimento era di 4 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Chieti il 21 gennaio 1947 in accompagnamento ad una raccomandata diretta a San Giovanni Teatino, dove fu consegnata il 27 gennaio successivo.


Tra il 1° febbraio 1946 ed il 24 marzo 1947 la la tariffa per affrancare i manoscritti era di 5 lire e i manoscritti raccomandati, corrispondenza aperta al pari delle cartoline sopra riportate, godevano della soprattassa agevolata di 5 lire per la raccomandazione e si affrancavano con 5 + 5 = 10 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Catignano il 23 febbraio 1946 per Nocciano, dove giunse il 25 febbraio successivo.

La voce tariffaria sopra esposta, nel caso di corrispondenza tra sindaci, godeva della tariffa ridotta del 50%: i manoscritti a tariffa ridotta si affrancavano quindi con 2,50 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Malnate il 22 novembre 1946 per Torri di Quartesolo, dove giunse il 25 novembre successivo.

L’esemplare sotto riportato, diretto a Tusa, in cui il 2 lire fu integrato anche con il 30 centesimi Luogotenenza, ebbe i francobolli annullati sul piroscafo Nesazio il 27 marzo 1946 e giunse a destinazione il 30 marzo successivo.

Nonostante fosse stato destinato al servizio in Sicilia e nello Stretto di Messina, il piroscafo, precedentemente in servizio a Trieste, mantenne l’annullo con la descrizione del percorso “Istria Trieste”.

I manoscritti raccomandati a tariffa ridotta si affrancavano invece secondo la sovrattassa già esposta per le corrispondenze aperte con 2,50 + 5 =  7,50 lire: l’esemplare sotto riportato, in cui la tariffa si arrotondò a 8 lire, fu spedito da Palena il 21 agosto 1946 per Teramo; il giorno successivo transitò a Chieti e, sempre nello stesso giorno, arrivò a destinazione.

USI PER L’INTERNO TRA 25 MARZO E 31 LUGLIO 1947

Tra il 25 marzo 1947 ed il 31 luglio 1947 la tariffa per affrancare una lettera primo porto fuori distretto era di 6 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Chieti il 22 maggio 1947 per Atessa, dove giunse il giorno successivo.

Tra il 25 marzo 1947 ed il 31 luglio dello stesso anno la tariffa per affrancare una cartolina fuori distretto era di 4 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Zevio il 6 aprile 1947 per Verona.

Tra il 25 marzo 1947 ed il 31 luglio dello stesso anno la tariffa per affrancare i manoscritti era di 7 lire e la soprattassa per la raccomandazione delle corrispondenze aperte ammontava a 7 lire: i manoscritti raccomandati si affrancavano pertanto con 14 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Bisegna (annullo frazionario) il 1° luglio 1947 per Avezzano, dove giunse il 3 luglio successivo.

Unico uso noto in periodo di Repubblica del frazionario di Bisegna.

Nello stesso periodo i manoscritti a tariffa ridotta si affrancavano con 3 lire e 50 centesimi. L’esemplare sotto riportato, affrancato in eccesso di 50 centesimi, fu spedito da Vitulano il 13 maggio 1947 per Benevento, dove giunse il giorno successivo.

USI PER L’INTERNO TRA 1° AGOSTO 1947 ED IL 10 AGOSTO 1948

Tra il 1° agosto 1947 ed il 10 agosto 1948 la tariffa per affrancare una lettera primo porto era di 10 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Popoli il 14 giugno 1948 per Roma, dove giunse il giorno successivo (bollo con targhetta).

Nello stesso periodo le corrispondenze tra sindaci godevano del 50% di riduzione: una lettera primo porto a tariffa ridotta si affrancava quindi con 5 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Tossicia (annullo frazionario) il 22 ottobre 1947 per Penne, dove giunse il 24 ottobre successivo. Bollo giustificativo “DOPO LA PARTENZA“.

Unico uso noto in periodo di Repubblica del frazionario di Tossicia.

Nello stesso periodo la tariffa per affrancare i manoscritti era di 12 lire, e le corrispondenze tra sindaci godevano della riduzione del 50%: i manoscritti a tariffa ridotta si affrancavano quindi con 6 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Linguaglossa il 29 aprile 1948 per Gela.

Nello stesso periodo la soprattassa per la raccomandazione di corrispondenze aperte ammontava a 10 lire: i manoscritti raccomandati si affrancavano pertanto con 22 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Lonigo il 19 giugno 1948 per Taranta Peligna, transitò il giorno stesso a Vicenza, viaggiò con l’Ambulante Bologna Pescara il giorno successivo, giunse a Chieti il 21 giugno ed il giorno successivo raggiunse la destinazione finale.


Tra il 1° agosto 1947 ed il 10 agosto 1948 la tariffa per affrancare una cartolina era di 8 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Teramo il 9 settembre 1947 per Leognano.

L’esemplare sotto riportato, in cui vi sono utilizzati anche francobolli di Luogotenenza (1,20 lire senza fasci littori, filigrana ruota, emissione di Roma), fu spedito da Torino il 19 agosto 1947 per Saracena.


Tra il 1° agosto 1947 ed il 10 agosto 1948 la tariffa per affrancare una cedola di commissione libraria era di 4 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da La Spezia il 13 settembre 1947 per Roma.

USI PER L’INTERNO DOPO IL 10 AGOSTO 1948

Tra l’11 agosto 1948 ed il 9 aprile 1949 la tariffa per affrancare una lettera primo porto era di 15 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Raffadali l’8 aprile 1949 per Roma, nel penultimo giorno di validità della tariffa.
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Tra l’11 agosto 1948 ed il 9 aprile 1949 la tariffa per affrancare una cartolina era di 12 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Alanno il 31 marzo 1949 per Pescara.


Tra l’11 agosto 1948 ed il 31 luglio 1951 la tariffa per affrancare una cartolina illustrata con testo inferiore alle cinque parole di convenevoli era di 6 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Sanremo (annullo con targhetta) nel luglio del 1951 per Roma.


Tra l’11 agosto 1948 ed il 30 settembre 1957 la tariffa per affrancare le stampe era di 5 lire, mentre le stampe a tariffa ridotta si affrancavano con 2 lire e 50 centesimi. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Sezzadio il 23 agosto 1948 per Bassignana.
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Tra il 10 aprile 1949 ed il 31 luglio 1951 la tariffa per affrancare una lettera primo porto per l’interno era di 20 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Castelvecchio Subequo il 22 novembre 1950 per Sulmona, dove giunse il giorno successivo.

Nello stesso periodo la lettera primo porto a tariffa ridotta si affrancava con 10 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Archi il 2 maggio 1951 per Pizzoli, dove arrivò il 4 maggio successivo; lo stesso oggetto fu riaffrancato con un 10 lire Italia al Lavoro e rispedito il 7 maggio da Pizzoli; ritornò ad Archi l’8 maggio.


Il francobollo da due lire della serie Democratica andò fuori corso il 31 dicembre 1952, soppiantato nei suoi ormai rari usi dal medesimo valore della serie Italia al Lavoro. Tra il 1° agosto 1951 ed il 30 giugno 1960 la lettera secondo porto si affrancava con 50 lire. L’esemplare sotto riportato, spedito da Roma il 9 ottobre 1952, è una testimonianza di uso tardivo della serie Democratica, che viaggiò con il 20 lire Triennale di Milano ed il 25 lire Mostra Truppe Alpine. Di lì a poco non solo la serie Democratica sarebbe andata in pensione: pochi mesi dopo, con la legge 430 del 29 aprile 1953, fu soppresso anche il mittente, il Ministero dell’Africa Italiana.

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Sotto, un altro caso di uso tardivo: la lettera primo porto a tariffa ridotta tra sindaci (13 lire dal 1° agosto 1951) fu affrancata utilizzando anche un valore da 2 lire della Democratica (Castelpoto, 21 agosto 1951; francobolli annullati con il frazionario).
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Unico uso finora noto in periodo di Repubblica del frazionario di Castelpoto.

USI PER L’ESTERO

Tra il 1° aprile 1945 ed il 31 marzo 1946 la tariffa per affrancare una cartolina per l’estero era di 3 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Genova San Pier d’Arena il 24 dicembre 1945 per la Svizzera. La cartolina fu affrancata anche con un esemplare da una lira della Luogotenenza.

Tra il 1° settembre 1947 ed il 10 agosto 1948 una lettera primo porto per l’estero si affrancava con 30 lire. L’esemplare sotto riportato fu spedito da Genova il 4 dicembre 1947 per la Svizzera.

ALTRI USI

La cartolina sotto riportata, probabilmente non viaggiata, anche se con indicazione di un indirizzo di destinazione, fu affrancata con il 2 lire Democratica che fu annullato a Lucca con il bollo celebrativo della Settimana Filatelica Toscana del settembre 1946.